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Le Denominazioni DE.CO: Valorizzazione e Tutela delle Eccellenze Locali - Facciamo un pò di chiarezza

Le Denominazioni DE.CO: Valorizzazione e Tutela delle Eccellenze Locali - Facciamo un pò di chiarezza

Le DE.CO sono certificazioni rilasciate dalle amministrazioni comunali che attestano l'origine e la tipicità di un prodotto agroalimentare o artigianale. A differenza delle denominazioni d'origine protetta (DOP) o delle indicazioni geografiche protette (IGP), che sono riconosciute a livello europeo, le DE.CO sono gestite a livello locale, offrendo una maggiore flessibilità nella tutela delle tradizioni specifiche di ciascun territorio.

Obiettivi delle DE.CO
L'introduzione delle DE.CO mira a raggiungere diversi obiettivi:

Valorizzazione del Territorio: Promuovendo i prodotti tipici locali, le DE.CO aiutano a far conoscere le specificità culturali e gastronomiche di un'area, attirando turisti e appassionati.
Tutela delle Tradizioni: Le DE.CO proteggono le ricette e le tecniche produttive tramandate di generazione in generazione, preservandole dall'oblio e dalla standardizzazione.
Sostegno all'Economia Locale: Favorendo la commercializzazione dei prodotti DE.CO, si sostiene l'economia locale, incentivando le piccole imprese e i produttori artigianali.
Garanzia di Qualità: Le DE.CO garantiscono ai consumatori che i prodotti certificati rispettano determinati standard qualitativi e sono legati indissolubilmente al loro territorio di origine.


La denominazione comunale è un riconoscimento che gli enti locali, i comuni, attribuiscono a quei prodotti ritenuti in qualche modo “tipici” o legati storicamente al luogo, e che non hanno altri riconoscimenti, come Dop, Igp, Stg, Pat o altro.

Non è un marchio europeo, ma è un riconoscimento comunale che viene attribuito quindi dall’amministrazione comunale. Di solito, quando un ente decide di attribuire un marchio De.Co, crea prima di tutto una commissione apposita, a cui perveniranno le richieste dei produttori che vogliono proporre il loro prodotto per il riconoscimento. Dopo una valutazione a cura della commissione, il prodotto viene accettato o meno.

Questi marchi di garanzia sono nati in seguito alla Legge n. 142 dell’8 giugno 1990, che dà infatti ai Comuni la facoltà di disciplinare in materia di valorizzazione delle attività agroalimentari tradizionali.

Ci sono tre gruppi per le De.Co: su un prodotto tipico, su un prodotto dell’artigianato alimentare o su un prodotto dell’artigianato. Esistono insomma diverse tipologie di De.Co: per la tutela di un prodotto tipico, oppure un prodotto dell’artigianato alimentare o un prodotto dell’artigianato locale. Si può appunto tutelare anche una ricetta, come ad esempio la ricetta del Brodetto alla Sangiorgiese, il risotto alla milanese che è un prodotto De.Co di Milano, come lo è anche il panettone di Milano. Ad Angera, un piccolo comune in provincia di Varese sul lago Maggiore, hanno creato la De.Co dei “Panini millenari”, dei panini ricavati recuperando la ricetta da antichi ritrovamenti archeologici (Angera è al secondo posto dopo Pompei per i ritrovamenti di pane nelle necropoli). Degli esercenti locali hanno ricreato i panini partendo dagli ingredienti antichi e utilizzando unicamente farine biologiche macinate a pietra e lievito naturale.
Può essere De.Co anche una festa legata alla tradizione di un piatto o di un prodotto, con una certa storicità e legata alla comunità: per esempio è De.Co anche Fiera del Bue grasso di Moncalvo (At). Si può tutelare anche un sapere legato al territorio, come una tecnica di pesca o coltivazione, o un terreno. Qualche esempio? I muretti a secco di Arnasco (Sv) o le tartufaie. Infine, c’è anche il filone delle De.Co. multiple, come ad esempio la De.Co. sulla pasticceria alessandrina, che tutelano tradizioni che riguardano sia elementi del primo che del secondo gruppo.

Categoria: La biblioteca del Gusto

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